C’è uno strano labirinto in Maremma. Luoghi che raccontano di altre storie. Ho perso il conto di quanti sono i musei di questa terra. Archeologie, miniere, arte, natura…storia e storie, appunto. Fra le colline che vanno dalle spiagge dell’Uccellina all’antico vulcano dell’Amiata vi è un desiderio profondo di narrare. I musei della Maremma sono luoghi vivi. E mostrano la grande bellezza di questo sud della Toscana ( Andrea Semplici).
Ci piaceva cominciare il nostro racconto su alcuni musei della Maremma attraverso le belle parole di Andrea Semplici autore del libro” La Maremma dei Musei”. Un territorio vasto, quello maremmano che spazia appunto dalla pianura alla collina alla montagna e dove sono presenti ben 19 comuni, 45 musei, 4 aree archeologiche. Proprio per la quantità considerevole di arte presente nell’area grossetana, oggi punteremo l’attenzione su due musei in particolare:
il Museo Archeologico della Maremma in centro a Grosseto (ca 10 km dalla Fattoria Maremmana)
e il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi a Vetulonia, nel comune di Castiglione della Pescaia (ca 20 Km dalla Fattoria Maremmana)
Il Museo archeologico della Maremma, inaugurato nel 1975, ha sede nel centro di Grosseto presso il palazzo ottocentesco dell’ex Tribunale e si articola su tre piani, quaranta sale e cinque sezioni. Racconta la Maremma antica in particolare i fasti della storia etrusca racchiusa tutta in un unico edificio. Protagonisti i reperti di tre, ai tempi, grandi città, Vetulonia, Vulci e Roselle. Lo spettatore che si addentra tra le sale vede scorrere tutta l’antica storia maremmana, quasi un film che mette insieme i frammenti di varie aree geografiche e li riunisce nella grandiosa unità del Museo. Descrivere nel dettaglio ogni reperto presente è cosa impossibile , ti invitiamo quindi a vivere tu stesso il fascino del passato maremmano.
DA SAPERE: Il museo ha attivato laboratori interattivi di didattica museale progettati per soddisfare le esigenze dei più piccoli in concomitanza soprattutto di eventi festivi. Quindi è molto facile che durante il tuo soggiorno alla Fattoria maremmana tu possa partecipare con la tua famiglia a uno di questi eventi divertenti, alternativi e all’insegna della cultura.
- ORARIO DI APERTURA
Aperto tutti i giorni tranne il Lunedì, 25 Dicembre, 1 Gennaio, 1 Maggio.
Biglietti:
Intero: 5,00 Euro
Ridotto: 2,50 Euro per studenti universitari, minori di 18 anni, maggiori di 65 anni, militari in servizio, gruppi di 20 o più persone, possessori della “Vulci Card”, possessori tessera ACI
Biglietto gratuito: minori di 6 anni
Per maggiori informazioni ecco il numero del museo: 0564/488750-752-759-760
Il Museo civico archeologico Isidoro Falchi a Vetulonia racchiude tutto il lavoro degli archeologi proveniente da assidue e costanti ricerche e scavi nelle campagne limitrofe. Frammenti, miniature preziose, terrecotte esposte nelle svariate vetrine che altro non sono che una felicità alla vista del visitatore attento e scrupoloso. Passeggiando all’esterno lungo le vie del paese di Vetulonia si respira il fascino della grandezza etrusca, di una città scomparsa ma che piano piano torna alla luce. La campagna intorno al paese possiede anche una vasta area archeologica che si compone di tumuli giganteschi e visitabili all’interno.
Ogni estate il Museo Archeologico di Vetulonia allestisce mostre tematiche spettacolari ed emozionanti che aprono nuovi scenari sulla vita della raffinata civiltà etrusca. Le mostre sono affiancate da suggestive conferenze al “chiaro di luna” con l’intervento di relatori di altissimo profilo.
DA SAPERE: a Novembre 2015 un’ importante scoperta è stata fatta nella città vecchia di Vetulonia e precisamente nella Domus dei Dolia. I Dolia erano i grandi orci dove erano conservate le riserve alimentari. La Domus dei Dolia era un edificio distrutto, come l’intero quartiere, da un incendio agli inizi del I secolo ac: nel piccolo ambiente che chiudeva a ovest l’abitazione, sotto il crollo del tetto e delle pareti, è stata effettuata un clamoroso ritrovamento: quasi al centro della stanza, che conteneva, oltre a un dolio ancora in piedi, alcune anfore da olio e da vino, è stato rinvenuto un gruppo di sette bronzetti figurati dal valore inestimabile.
- ORARIO DI APERTURA:
Ottobre-Febbraio 10.00-16.00 Marzo- Maggio 10.00-18.00 Giugno-Settembre 10.00-14.00 16.00-20.00. Chiuso tutti i Lunedì non festivi.
Biglietti:
€ 5,00 intero; € 2,50 ridotti e gruppi sup. 20;
Tariffe ed orari del museo possono essere soggetti a lievi variazioni. Si consiglia di telefonare al museo Tel. +39 (0564)948058
UN CONSIGLIO: Consigliamo di visitare entrambi i Musei e l’area archeologica di Vetulonia con l’aiuto di una guida che ti farà vivere la vera essenza del mondo etrusco maremmano.
Il nostro hotel si trova a due passi dai musei della Maremma e ti assiste anche nella prenotazione della guida turistica.
Museo del Magma a Follonica
Una grande opera di archeologia industriale!
Un museo dinamico e divertente, multimediale ed interattivo e interessantissimo che racconta Follonica e la vita nella fonderia.
Inaugurato a luglio del 2013 e ospitato nei restaurati spazi del Forno San Ferdinando, l’edificio più antico della città, il museo del Magma è una scatola magica dove muri secolari convivono con moderne tecnologie multimediali. Un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio alla scoperta della culla della siderurgia italiana, in uno straordinario monumento di archeologia industriale. Innovativa l’idea di recuperare una parte dell’ex complesso ILVA di Follonica per adibirlo a museo della siderurgia, attività che ha rappresentato per molti secoli una fonte di importante reddito per la zona.
La storia della fonderia è contestualizzata sia con la storia del luogo sia con lo stato delle conoscenze tecniche di allora. Si intrecciano storie di vita e pezzi da esposizione; cataloghi multimediali sulla produzione, manufatti in ghisa e stampi in legno; abilità artigianali e riproduzioni multimediali, il tutto pervaso da un ‘atmosfera noir.
Il museo del Magma è ambientato su 3 piani. Il primo piano si visita in senso orario e si parla dell’ARTE DELLA GHISA, vi potrete trovare tutte le opere fatte con ghisa nelle fonderie follonichesi, veri capolavori (nell’immagine sopra Delfini in Ghisa fusi nel 2013 presso la Fonderia Gelli di Collesalvetti). Al secondo piano vi è la STORIA dunque una panormica della zona dagli etruschi ai primi del novecento. A questo piano vi sono delle cose interessantissime, ma due più di tutti: nella seconda stanzetta vi è un’intervista ad un follonichese che faceva il carbonaio (un qualcosa di emozionante e toccante), nella terza sala invece una scrivania con alcuni fascicoli con nomi di storici follonichesi- come Gigi Saragosa detto Gigi del Golfo- , prendendo quei faldoni e appoggiandoli nel mezzo della scrivania parte un video che narra la storia dei personaggi scelti…bello anche il viaggio del responsabile delle fonderie.
Ultimo piano si scende sottoterra. Questo è il piano dedicato alla Fonderia e a Follonica vecchia dove si trovano i video che riportano i racconti degli anziani che un tempo svolgevano mestieri artigianali legati a questo prodotto, come i carbonai. Suggestivo è quando suona la sirena e parte con i proiettori la rievocazione della colata dell’altoforno.
Scavi archeologici di Roselle
Passeggiare al tramonto e vedere dall’alto il sole che va a dormire nel mare, contornati dai reperti romani ed etruschi, questa è Roselle, una città etrusca a cielo aperto
Se siete appassionati di arte e di storia la visita agli scavi di Roselle è tappa obbligata.
ALCUNI DATI
Situata a 191 metri sul livello del mare, a 11 km a Nord Est di Grosseto, a 24 km da Marina di Grosseto, a 59 Km dalle Terme di Saturnia, a 67 Km da Siena, a 145 Km da Firenze, a 188 Km da Roma. Gli appassionati di trekking, bike e cavallo possono raggiungere il sito archeologico di Roselle anche attraverso la via Clodia (l’antica strada verde che collegava Roma a Grosseto) con partenza dal piccolo centro abitato di Istia di Ombrone.
DESCRIZIONE
L’area archeologica di Roselle, inserita in un contesto naturalistico molto bello conserva i resti dell’antico abitato che qui sorgeva in età etrusca e romana. Sono aperti alla visita i seguenti nuclei: le terme tardo-romane, il decumano, una parte del circuito murario, la valle del foro, la collina dove sorge l’anfiteatro, le terme adrianee e la collina sud.
È possibile seguire due percorsi.
- Il primo percorso prevede la visita a un settore delle mura etrusche, quindi la deviazione in corrispondenza della collina nord per giungere all’anfiteatro; si prosegue poi in direzione della valle del foro, si visitano le terme adrianee e si discende lungo il decumano fino all’uscita, in corrispondenza della quale ci si imbatte nell’area delle terme tardo antiche.
- Il secondo percorso prevede l’accesso alla città etrusco-romana seguendo il decumano: è così possibile la visita alle terme tardo antiche, alla valle del foro e alle terme adrianee; si prosegue poi verso la collina dell’ anfiteatro e si costeggia infine la cinta muraria fino all’uscita dell’area archeologica. Ognuno dei due percorsi può essere integrato con la visita al quartiere artigianale ubicato sulla collina sud.
All’interno dell’anfiteatro potete sperimentare un’acustica perfetta, e il contatto diretto con l’antica tecnica estremamente razionale e pratica degli antichi Romani, tutt’oggi perfettamente funzionante ha creato l’indescrivibile sensazione del contatto tra il mondo antico e quello moderno, infatti l’anfiteatro viene ancora usato per rappresentazioni teatrali in cui gli attori non necessitano di microfoni o diffusori.
Da Luglio 2014 la passeggiata archeologica nell’antica città di Roselle si è arricchita e si ampliata, con la riapertura al pubblico del percorso lungo la cinta muraria etrusca ( 3150 metri), eretta a difesa della città in epoca arcaica. Adesso è quindi possibile percorrere circa un chilometro lungo il sentiero che si snoda ai piedi delle mura, risalendo verso l’interno in corrispondenza di una delle cave da cui furono estratti i grossi blocchi poligonali usati per costruire la cinta, quindi raggiungere la casa etrusca con impluvium e l’anfiteatro romano sulla collina settentrionale, da dove si potrà ammirare il centro antico della città e comprenderne al meglio l’organizzazione topografica.
il 17 Settembre 2015 è stato inoltre inaugurato il percorso illuminato delle mura visibile percorrendo di notte la S.S. Siena – Grosseto.
Con 9 ore di apertura al giorno e 20.000 presenze all’anno, Roselle è una meta necessaria per chi viene a visitare la Maremma. Prima di entrare all’interno del sito archeologico il visitatore percorre la necropoli del serpaio, una strada pianeggiante e suggestiva.
Osservatorio astronomico di Grosseto-Roselle
Dove trascorrere la serata ideale per perdersi nello spazio cosmico e silenzioso?
A due passi da Grosseto, nelle colline di Roselle, dove si nasconde un piccolo ma incantevole Osservatorio astronomico.
Inaugurato nel 1986 nei locali di una vecchia scuola in disuso, oggi gestito dall’Associazione Maremmana Studi Astronomici che il venerdì sera ti accoglie (gratuitamente) per condividere i segreti del cosmo con parole semplici e affascinanti.
Avrai la possibilità di osservare il cielo stellato senza inquinamento luminoso, di seguire lezioni di approfondimento, di salire alla cupola che nel silenzio si è aperta lentamente lasciando apparire magicamente le stelle.
Quando il gigantesco telescopio si muove puntando con esattezza verso le stelle, verso Giove, verso Marte o verso Venere, secondo il periodo… rivela l’Universo immenso!
Puoi visitare l’Osservatorio astronomico tutti i Venerdi dalle ore 21.30 alle 23.30.
Ecco il numero da chiamare: 338 79 94 272
Dalla Fattoria Maremmana all’osservatorio astronomico di Roselle sono solo 10 MINUTI DI MACCHINA!